Nell’anno del 95mo anniversario della morte di Rodolfo Valentino, la vita dell’attore torna protagonista dello spettacolo teatrale Rudy. L’ultimo Valentino scritto, diretto ed interpretato da Gianpiero Cavalluzzi con il sostegno attivo della Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta.
Lo spettacolo, un intenso assolo, debutterà alla Sala Lysistrata di Roma il 1mo ottobre 2021 con repliche il 2 ed il 3 per poi proseguire in una brevissima tournée a Castellaneta (Taranto) nell’iconico Museo Rodolfo Valentino il 16 ottobre, a Bari alla Sala Teatro Artemisia il 17 e concludersi a Milano nell'ambito dell'iniziativa Piazza Repubblica di Mondo in Scena il 15 ed il 16 dicembre.
“Sono profondamente convinto che la storia di Rodolfo Valentino resti, ancora oggi, mitica sotto diversi punti di vista nonostante siano trascorsi 95 anni dalla prematura scomparsa dell’attore” sostiene Gianpiero Cavalluzzi che aggiunge: “Il mio obiettivo è stato quello di raccontare gli ultimi sei mesi della vita del Mito attraverso una favola dal gusto noir che metta in scena sogni, successi, delusioni e dolori di un’intensa esistenza consumatasi in soli 31 anni. Per l’elaborazione della drammaturgia ho avuto la possibilità di basarmi sui tre testi editi dalla Fondazione Rodolfo Valentino dal titolo “Quasi un’autobiografia” redatti a cura del Prof. Antonio Ludovico a cui va il mio ringraziamento più sentito per avermi concesso l’onore di lavorare sui suoi Studi. L’utilizzo di queste fonti è stato fondamentale per cercare, per quanto possibile, di attenermi ad una realtà fatta di grandi approfondimenti. Ho scelto anche di romanzare alcuni momenti della vita di Rudy per proporre un’idea tutta teatrale di quello che lui abbia vissuto compiendo alcune scelte – determinanti - sia per la sua carriera che per la sua vita privata”.
L’incontro tra Cavalluzzi e la Fondazione Rodolfo Valentino è avvenuta grazie alla connessione creata dalla scrittrice Anna Piccolini, autrice della trilogia Io & Valentino, che mossa dal grande amore nei confronti dell’Eroe del cinema muto ha voluto rendergli ancora una volta omaggio aiutando l’autore della pièce a ricostruire la vita del Mito per il teatro. Una semplice visita compiuta da Cavalluzzi al Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta accompagnata dal direttore Carmelo Perrone si è tramutata in una collaborazione grazie alla grandissima disponibilità offertagli dal Presidente della Fondazione Rodolfo Valentino, il Professor Antonio Ludovico, che ha concesso l’utilizzo dei testi di Quasi un’autobiografia ed ha coinvolto nel progetto anche il regista, attore e drammaturgo Paolo Orlandelli.
Orlandelli ha curato le edizioni in italiano di due volumi su Rodolfo Valentino fino a quel momento inediti in Italia: Il mio diario privato (Lindau, 2004) e Day Dreams – Sogni ad Occhi Aperti (Newton Compton, 2006) ed ha collaborato alla drammaturgia di Rudy. L’ultimo Valentino non solo fornendo tutti i materiali da lui redatti e curati, ma fornendo anche preziosi consigli sulla messa in scena dello spettacolo.
Comments